Terminologia H

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HEIAN KATA: forme della pace e della tranquillità. Nome attribuito ai cinque Kata fondamentali dello stile Shotokan, creati da Itosu Kensei, che li selezionò tra un considerevole numero di antichi Kata.
HANSOKU: perdente, fallo. Termine utilizzato nel Kumite libero per indicare il contendente che, per una infrazione al regolamento di gara, viene squalificato e dichiarato quindi perdente.
L’arbitro addita, con il suo indice con un angolo di 45°, il volto di chi ha commesso il fallo proclamando la vittoria all’avversario.
HANSOKU CHUI: ammonizione con un ippon di penalità. L’arbitro addita con il suo dito indice parallelamente al pavimento, l’addome di chi ha commesso il fallo.
HANTEI: giudizio. L’arbitro chiama al giudizio fischiando con il suo fischietto e i giudici esprimono la loro decisione tramite le bandierine.
HIKIWAKE: parità. L’arbitro incrocia le braccia sul petto, quindi le stende sull’esterno del corpo con le palme delle mani verso l’alto.
HIDARI: sinistra.
HACHIJI UCHI: tecnica eseguita col dorso della mano (Haishu).
HACHINOJI DACHI: posizione naturale a gambe divaricate
HAISHU: dorso della mano.
HAISHU UCHI: percossa con il dorso della mano aperta normalmente eseguita secondo una traiettoria diagonale dal basso in alto e dall’interno all’esterno.
HAISHU UKE: parata con il dorso della mano.
HAISOKU: dorso del piede.
HAITO: mano a dorso di coltello. La forma e la stessa della mano a coltello, ma se ne impiega la zona compresa tra la base del dito indice e la prima giuntura del pollice.
HAITO UCHI: attacco eseguito con il bordo interno della mano.
HAIWAN: porzione superiore dell’avambraccio.
HAIWAN NAGASHI UKE: parata deviante con la parte superiore dell’avambraccio.
HANGETSU DACHI: posizione a mezza luna. Simile alla posizione frontale nella disposizione dei piedi e alla posizione a clessidra nel modo di rivolgere le ginocchia verso l’interno, oltre che in altri punti. Può essere considerata una via di mezzo tra le due.
HANMI: posizione semifrontale in cui il tronco forma un angolo di 45° rispetto alla sua posizione frontale, mentre la faccia guarda in avanti.
HARA: “Ventre” è il punto di equilibrio interno del corpo umano e la sorgente del “soffio vitale” (energia) che, teoricamente, si trova a circa 4 centimetri sotto l’ombelico, tra questo e la colonna vertebrale. Può considerarsi il baricentro del corpo umano.
HARAI TE: spazzata veloce eseguita con la mano.
HASAMI TSUKI: tecnica doppia di pugno a forbice, eseguita con entrambe le mani che convergono sul bersaglio.
HASAMI ZUKI: pugni a forbice. I pugni seguono un traiettoria a semicerchio a partire dalle anche, prima verso l’esterno, poi verso l’interno.
HEI KEN: tecnica di pugno in cui vengono utilizzate le dita piegate e il palmo della mano.
HESEN KATA: serie di Kata eseguiti gli uni di seguito agli altri in successione.
HEIKO DACHI: posizione naturale a piedi paralleli.
HEIKO ZUKI: pugni paralleli. Tecnica generalmente diretta verso la regione intercostale al di sotto dei capezzoli.
HEISOKU DACHI: posizione naturale a piedi uniti.
HIJI o EMPI: gomito.
HIJI ATE: percossa con il gomito.
HIRAKEN: pugno con le nocche in avanti. Le dita sono piegate all’interno fino a che le punte toccano la base delle dita stesse e il pollice è premuto con forza contro l’indice.
HISHIGI: tecnica di rottura in cui il Karateka prova la sua potenza utilizzando di preferenza il pugno (Ken), il bordo esterno della mano (Shuto) o i piedi (Koshi, Sokuto, Kagato). Per ottenere una maggiore efficacia, i Karateka si allenano per molto tempo a colpire sul Makiwara, per indurire e condizionare il tracciante esterno della mano (Tegatana) e il pugno (Kento).
HITSUI GERI: tecnica di percossa eseguita col ginocchio.
HIZAGASHIRA: o Hiza, Hitsui “ginocchio” .
HIZA UKE: tecnica di parata eseguita, con movimento ascendente, dal ginocchio della gamba flessa.
HIJI SURI UKE: parata scivolante col gomito.
HIKI TE: mano che ritorna al fianco per preparare un nuovo attacco.
HINERI NAGASHI: scivolata obliqua roteando il corpo internamente. Essa è opposta a Hiraki Uke.
HIRA: piatto. Vengono così definite tutte le superfici piatte del corpo umano: palmo della mano, pianta dei piedi, ecc.
HAITO UCHI: colpo con la mano a dorso di coltello.
HENKA WAZA: tecniche mutevoli.
HIDARI WAKI GAMAE: guardia laterale sinistra.
HYOCHI: ritmo.
HACHI: otto.
HAKAMA: sorta di larghi pantaloni, che fanno parte del costume tradizionale di cerimonia giapponese e che vengono indossati anche da alcune categorie di donne dette Miko (sacerdotesse) dei santuari Shinto.
Haori: è la giacca a maniche ampie indossata sopra l’hakama.
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