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YAME: stop. Interruzione o fine del combattimento. L’arbitro abbassa di taglio la sua mano. Il cronometrista ferma l’orologio.
YOI: pronto. Stato di attenzione psicofisica da cui si inizia ogni azione di Karate.
YOI DACHI: posizione specifica abbinata allo stato di yoi in funzione di un determinato esercizio.
YOKO GERI: calcio laterale
YORI ASHI: avanzare in scivolamento. Consiste nel muoversi con entrambi i piedi contemporaneamente in avanti, indietro o lateralmente, senza mutare la posizione delle gambe.
YU NO SEN: l’attacco nasce da movimenti che mutano continuamente la difesa da una posizione costante. Ciò significa rompere la posizione dell’avversario, controllarlo strategicamente ed attaccare. In questo caso viene prima la tecnica, poi la strategia.
YAMA ZUKI: pugni a U larga. Da una posizione semifrontale, abbassare la spalla anteriore, mantenere la testa in posizione intermedia rispetto alle braccia, piegare leggermente il gomito, il braccio superiore deve formare un arco appena curvo a partire dalla faccia; il braccio inferiore è spinto direttamente in avanti a partire dall’addome, in posizione tale da costituire un tutt’uno con l’anca. Colpire simultaneamente con entrambi i pugni mantenendo il palmo di quello superiore rivolto verso il basso e quello del pugno inferiore verso l’alto.
YOKO EMPI UCHI o
YOKO HIJI ATE: colpo di gomito laterale.
YOKO MAWASHI HIJI ATE o
YOKO MAWASHI EMPI UCHI: , colpo di gomito circolare laterale.
YOKO MAWASHI UCHI: percossa dell’avambraccio orizzontale. YOKO TOBI GERI: tecnica di calcio laterale volante.
YUBI HASAMI: tecnica di percossa eseguita con le dita “a forbice”.
YUMI: arco giapponese, asimmetrico, lungo circa 2.20 mt. costruito con lamelle di bambù incollate tra loro con colla di pesce.